Una delle domande più frequenti che mi fanno le donne prima di decidere se aumentare o no il proprio seno con un intervento di chirurgia estetica del seno è:
cosa succede, dopo la mastoplastica additiva, nel caso in cui abbia un tumore al seno?
La risposta non è così semplice ed immediata, bisogna analizzare i singoli casi specifici.
Analizziamo quindi la mastoplastica additiva ed il tumore al seno:
Mettiamo il caso che si scopra un piccolo tumore al seno che potrebbe essere curato solo con un’asportazione parziale (quadrantectomia).
E’ possibile asportare il tumore senza nessun problema ed eventualmente è possibile “approfittare” dell’intervento chirurgico di quadrantectomia per sostituire la protesi con una più grande per bilanciare il tessuto tolto.
E’ importante però sapere che il seno quasi sicuramente dovrà essere sottoposto a radioterapia e questo inevitabilmente provocherà un indurimento della protesi che potrebbe quindi andare a peggiorare il risultato estetico ed in alcuni casi provocare fastidio o dolore.
Infine è giusto sapere che la radioterapia indebolisce la vascolarizzazione dei tessuti soprattutto nei primi anni ed è quindi sconsigliabile sottoporsi ad interventi chirurgici al seno nell’immediato.
Nel caso in cui invece il tumore al seno richiedesse la rimozione di tutto il seno (mastectomia) anche questa potrà essere eseguita senza grossi problemi in tutte le donne che hanno messo in passato delle protesi per estetica.
Sarà possibile quindi, contestualmente alla mastectomia, occuparsi anche della parte ricostruttiva del seno.
Se la protesi, nell’intervento di mastoplastica additiva, era stata messa parzialmente sotto al muscolo pettorale è possibile che si ricostruisca il seno in un solo tempo chirurgico ciò mettendo subito e direttamente una protesi che sostituisca il volume rimosso durante la mastectomia.
Ci sono possibilità di ricostruzione diretta con la protesi (quindi con un intervento solo) anche nel caso in cui in passato ci si fosse sottoposte ad una mastoplastica additiva con posizionamento della protesi più superficiale (sottoghiandola o sottofascia) ma sono leggermente più basse.
Nei casi in cui non fosse possibile ricostruire il seno con un solo intervento dovremo prima posizionare un espansore da cambiare dopo 6-10 mesi con una protesi permanente simile a quelle usate in estetica.
Altre tecniche consistono nell’utilizzare delle reti, meshes o ADM per riuscire a ricostruire il seno in una volta sola ma state attente e discutete con il vostro chirurgo plastico i pro ed i contro.