La sensibilità al seno dopo una Mastoplastica può davvero cambiare? Facciamo chiarezza.
La preoccupazione di ogni donna che si sottopone a un intervento di Mastoplastica è quello di perdere la sensibilità al seno. Pur non essendo la regola, questo è però un rischio concreto, del quale la paziente deve essere edotta, affinché possa sottoscrivere il consenso informato in piena consapevolezza.
Molte ricerche dimostrano che, in alcuni casi, la sensibilità al seno dopo la Mastoplastica può ridursi notevolmente e che, più raramente, può addirittura scomparire del tutto. Questa complicazione dell’intervento al seno è la conseguenza di un danneggiamento delle terminazioni nervose ed è molto frequente nei casi di Mastoplastica Riduttiva e nella Mastoplessi, mentre dopo gli interventi di Mastoplastica Additiva, la sensibilità nella zona capezzolo-areolare tende a ritornare dopo un periodo di circa 12 settimane.
Cambiamenti della sensibilità al seno dopo la Mastoplastica
La sensibilità al seno dopo la Mastoplastica è uno dei rischi reali della Mastopessi, ossia del sollevamento dei seni, dovuto alla natura stessa dell’intervento. Per risollevare le mammelle, infatti, è necessario riposizionare più in alto il complesso areola-capezzolo e durante questa fase dell’operazione può capitare che i nervi retroareolari vengano danneggiati, con conseguente perdita di sensibilità.
Cambiamenti alla sensibilità del seno possono avvenire anche dopo una Mastoplastica riduttiva, durante la quale il chirurgo plastico provvede all’asportazione di tessuto adiposo e ghiandolare. In questo caso, i nervi vengono ovviamente danneggiati dal tipo di intervento e la perdita di sensibilità diventa una drammatica realtà.
I rischi di perdita della sensibilità al seno dopo una Mastoplastica Additiva, invece, sono notevolmente ridotti e, per lo più, le colpe ricadono sul chirurgo, responsabile della tecnica scelta per impiantare le protesi. Quando queste vengono inserite praticando un taglio nel solco sottomammario, infatti, la sensibilità al seno, di solito, torna dopo poche settimane. Al contrario, se l’accesso prescelto è quello dell’areola, le possibilità di lesionare le strutture nervose del complesso del capezzolo sono molto alte, motivo per il quale questo tipo di tecnica è sempre sconsigliabile.
Altri motivi che causano cambiamenti alla sensibilità del seno sono da ricercarsi in errori umani, che pur deprecabili, sono sempre dietro l’angolo, soprattutto se non si sceglie con cura il chirurgo a cui affidarsi, che dovrà offrire solide garanzie in termini di esperienza e professionalità.