Capezzoli

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I capezzoli sono delle piccole sporgenze cilindriche che si trovano sul seno. Al giorno d’oggi hanno un ruolo importante nell’estetica di uomini e donne: decorati da piercing variopinti, simbolo di piacere sessuale e non, sono messi in risalto da reggiseni senza coppe o sfoggiati direttamente sotto magliette attillate.
L’aspetto è abbastanza rugoso a causa della presenza di piccoli fori di uscita dei dotti galattofori, responsabili del trasporto del latte prodotto dalla ghiandola mammaria. In alcuni casi possono risultare leggermente screpolati o secchi e causare prurito; in generale è una condizione abbastanza comune e può essere provocata e aumentata da profumi, salviette, saponi e, ovviamente, dall’allattamento.

Rispetto al resto del seno risultano di colorazione più scura, di solito rosa scuro o marroncina, così come l’area che lo circonda, l’areola. Di solito il capezzolo è in rilievo rispetto il resto della cute, tranne alcuni casi in cui è introflesso; può essere più o meno sporgente e ha dimensioni differenti a seconda del seno, ma in media ha un diametro di 9-10mm e un’altezza di 10-12mm.

Tipi di capezzoli

Spesso causa di scandali sui social network, i capezzoli sono una zona molto intima del corpo e in quanto tale, cerco sempre di parlare con le mie pazienti per renderle a loro agio e poter star bene con loro stesse.

Ogni donna ha una forma del capezzolo unica e diversa dalle altre, sono tutte condizioni normali e nessuna di questa deve essere motivo di imbarazzo. Personalmente cerco sempre di ascoltare i desideri e le varie insicurezze delle mie pazienti per poterle aiutare al meglio.

Ma esistono davvero delle forme diverse? Ebbene si, così come il seno , esistono diversi tipi di capezzoli, vediamo quali.

Capezzoli grandi

Di dimensioni più elevate rispetto alla norma, è una condizione che si presenta sulle donne così come sugli uomini. Non rappresentano alcun problema se non l’essere sempre ben visibili e pertanto esser causa di disagio.

Capezzoli piatti

All’apparenza rimangono allo stesso livello dell’areola, quasi invisibili e senza un forma specifica. Ciò però non significa che rimangano sempre così, mai darli per scontati quando fa freddo…

Capezzoli gonfi

Ci sono alcune volte in cui i capezzoli risultano gonfi, di norma non c’è da preoccuparsi, può essere un fattore ereditario. Appaiono più grossi, tendono verso l’esterno e verso il basso.

Capezzoli sporgenti

Tra i più comuni, questo tipo di capezzoli è caratterizzato da una maggiore altezza e sporgenza rispetto all’areola; sono perfetti per gli amanti delle t-shirt bianche bagnate, un po’ meno per chi non ama indossare il reggiseno ma non desidera rivelare troppo.

Capezzoli invertiti

Tendono ad essere rivolti verso l’interno come se fossero ripiegati nel centro. Non sono da confondere con quelli introflessi, che non sporgono verso l’esterno quando vengono stimolati e non sono presenti fin dalla nascita.

Capezzoli pelosi

Caratteristica comune ad entrambi i sessi ma non rappresenta un problema se non per un fattore estetico. In alcuni casi i follicoli presenti sulla’areola producono una quantità maggiore di peli; il colore e la quantità possono dipendere da fattori genetici e anagrafici.

Capezzoli introflessi

Ci sono alcuni casi in cui i capezzoli non risultano sporgenti, ma sono sempre rivolti verso l’interno anche se vengono stimolati. Questa anomalia si può trovare sia sugli uomini che sulle donne e può caratterizzare solo un seno oppure entrambi. Spesso i capezzoli introflessi vengono confusi con quelli invertiti; è tuttavia preferibile mantenere una distinzione tra le due: infatti l’inversione del capezzolo si verifica quando rientra interamente e non solo in modo parziale.

Le cause di questa condizione possono essere molteplici, la più comune è la lunghezza limitata dei dotti galattofori che porta il capezzolo a rientrare. È possibile correggerli apponendo un piercing o con un’operazione chirurgica. Il piercing al capezzolo è infatti una buona soluzione per farlo rimanere nella giusta posizione, aiuta poi a diminuire la tensione del tessuto sottostante. L’altra soluzione che valuto insieme alle mie pazienti a seconda dei casi è la correzione chirurgica: si allungano i dotti galattofori in modo di far fuoriuscire nuovamente il capezzolo.

Interventi ai capezzoli

Per quanto nell’immaginario comune la chirurgia estetica si applica solamente al seno, esistono tante altre applicazioni. Nella mia esperienza mi è capitato più di quanto si possa pensare di lavorare sui capezzoli. Sono una parte molto intima del corpo ed è del tutto normale volersi sentire a proprio agio con essa. Personalmente sono solito correggere le possibili anomalie con tre diversi interventi:

Riduzione :

nel caso in cui i capezzoli siano troppo grandi e doloranti. Dopo aver fatto una visita iniziale, concordo con la mia paziente la riduzione più adatta.

Sollevamento :

in caso in cui sia presente una ptosi mammaria e sia necessario sollevare anche i capezzoli. Solitamente svolgo questo intervento con la mastopessi

Eversione :

intervento che serve in caso di introflessione per prolungare i dotti galattofori ed estroflettere il capezzolo.

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