Intervento al seno e contraccettivi

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L’intervento al seno è un intervento chirurgico e come tale può presentare delle complicanze, anche se minime.

Abbiamo già visto più volte che la mastoplastica è una tecnica relativamente semplice che però richiede degli accorgimenti prima, durante e dopo l’intervento.

Uno di questi accorgimenti riguarda sicuramente l’utilizzo di contraccettivi ormonali, quindi di farmaci utilizzati per prevenire l’insorgenza di una gravidanza o per curare particolari patologie della donna.

Va premesso che non ci sono problemi tra un intervento al seno e questi contraccettivi bensì tra questi ultimi e l’intervento chirurgico.

Questi farmaci, infatti, possono alterare i valori della coagulazione del sangue e modificare la dimensione del seno.

Avere dei valori nella norma è il primo passo per evitare complicanze in fase operatoria; non che siano all’ordine del giorno, ma qualunque paziente vorrebbe evitarle.

Esistono diversi contraccettivi, quelli che possono provocare delle alterazioni al seno, però, sono quelli di tipo ormonale, quindi pillola, cerotto, spirale, anello e progestinici.

Di contro, è importante sottolineare che non tutte le donne assumono o fanno uso di questi farmaci per evitare delle gravidanze; vediamo quindi di capire quando è il caso di interromperne l’assunzione e quando se ne può fare a meno.

Anticoncezionali o cure ormonali?

Possiamo suddividere i contraccettivi in due grandi categorie: gli anticoncezionali e i farmaci ormonali.

Sebbene siano la stessa cosa, ci aiutano a distinguere i motivi per cui si utilizzano.

Per fare un esempio: la pillola può essere assunta per non rimanere incinta oppure per trattare delle particolari condizioni, come endometriosi, amenorrea, ovaio policistico, fibromi etc…

Durante una visita di consulto, è importante capire se si utilizzano dei contraccettivi come cure ormonali o per motivi diversi.

Questo perché, qualora la paziente assumesse, ad esempio, la pillola anticoncezionale per evitare delle gravidanze, è meglio sospenderla e riprenderla dopo l’intervento.

Se però la paziente è sotto cura ormonale, allora si valuta la sua condizione specifica e, in accordo con il ginecologo di riferimento, si procede all’intervento con delle precauzioni maggiori.

I contraccettivi da sospendere

Dunque, possiamo dire che gli unici contraccettivi da sospendere sono gli anticoncezionali.

In questo caso è bene interromperne l’utilizzo almeno un mese o due settimane prima dell’intervento; si può poi ricominciare ad utilizzarli dopo due settimane dall’operazione.

Questo perchè delle alterazioni della coagulazione o di altri fattori che vengono coinvolti durante una mastoplastica, potrebbero aumentare il rischio di trombosi o altre complicanze spiacevoli.

Questo vale per l’intervento al seno così come per qualsiasi altro intervento, ecco perché, a prescindere dalla motivazione che spinge la paziente a rivolgersi a un medico estetico, va sempre sottolineato se si fa uso di contraccettivi ormonali e per quale ragione.

Sarà poi il chirurgo a valutare caso per caso e scegliere come agire per tutelare la paziente e garantirle un decorso post operatorio sereno e senza intralci.

È bene quindi affidarsi a un professionista esperto che abbia migliaia interventi alle spalle, così che sia più preparato a qualsiasi evenienza.

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