Quando parliamo di mastoplastica secondaria ci riferiamo alla ripetizione di un intervento di mastoplastica additiva, tendenzialmente eseguito per migliorare i risultati estetici della prima operazione.
Partiamo da una premessa necessaria: la mastoplastica secondaria è un’operazione che può essere eseguita per diversi motivi e non necessariamente per sostituire le protesi.
In questo articolo voglio quindi approfondire l’argomento e, soprattutto, fare chiarezza sulla sostituzione delle protesi.
I motivi per cui è utile sostituire le protesi al seno
Molti pensano che sia necessario sostituire le protesi ogni 10-20 anni circa.
In realtà non è così, o per lo meno non più. Una volta, in effetti, gli impianti non erano come quelli odierni e quindi, per la salute e la sicurezza della paziente, era necessario programmare un intervento di mastoplastica secondaria.
Oggi, però, non c’è alcun obbligo di sostituire protesi dopo 10 o 20 anni perché le protesi sono di ultima generazione e i materiali utilizzati sono sicuri al 100%.
Ecco quindi che la mastoplastica secondaria si esegue solo per motivi estetici, eccetto rari casi:
- Spostamento delle protesi
- Contrattura capsulare
- Rottura delle protesi
- Sostituzione delle protesi di vecchia generazione (unico caso in cui si esegue una sostituzione)
In linea generale, possiamo dire che la mastoplastica secondaria può avere due scopi:
- Correggere i risultati di una mastoplastica additiva non eseguita correttamente;
- Migliorare i risultati estetici di un aumento a distanza di anni, magari dopo una gravidanza o delle variazioni di peso importanti, che influenzano necessariamente l’aspetto del seno.
In cosa consiste un intervento di mastoplastica secondaria?
L’intervento di sostituzione delle protesi è un’operazione molto complessa e delicata.
Non si tratta infatti di una procedura o una tecnica simile a quella utilizzata durante un intervento di mastoplastica additiva.
Infatti, è raro che le pazienti, per questa tipologia di intervento, si affidino a chirurghi alle prime armi. Solitamente, quando si vuole rimediare a un danno, ci si rivolge sempre a un chirurgo esperto e con anni di pratica alle spalle.
Come ripeto sempre, però, bisognerebbe sempre e solo affidarsi a professionisti specializzati in chirurgia del seno, anche se l’intervento è relativamente semplice da eseguire.
Tuttavia, quando la mastoplastica secondaria diventa un’operazione necessaria, si procede in due modi, a seconda delle esigenze:
- Se l’obiettivo dell’intervento è solamente quello di migliorare l’aspetto del seno per renderlo più armonioso con il proprio corpo, allora si procede semplicemente con la rimozione delle vecchie protesi, l’asportazione della cicatrice interna e l’inserimento di un nuovo impianto di ultima generazione;
- Se si tratta invece di un’operazione volta a correggere un problema o un danno estetico, allora la procedura è decisamente più complessa, tant’è che, a volte, si deve ricorrere anche all’associazione di tecniche come la mastopessi (link).
Mastoplastica secondaria post operatorio
La complessità dell’intervento non è solo dovuta alle tecniche utilizzate dal chirurgo per migliorare l’aspetto estetico del seno ma anche dal decorso post operatorio.
In effetti, il recupero dopo un intervento di mastoplastica secondaria risulta più lungo e impegnativo del primo intervento.
Gonfiore, lividi e diversa sensibilità sono assolutamente normali ma, per fortuna, anche se persisteranno per un po’ più di tempo, sono comunque temporanei e spariranno dopo qualche settimana.
Dobbiamo considerare che stiamo operando una zona delicata che ha già subito un’operazione. Quindi è necessario restare almeno 2 o 3 giorni a completo riposo, senza fare alcuno sforzo, e interrompere l’attività fisica per almeno un mese.
In conclusione, possiamo dire che la mastoplastica secondaria è un intervento del 30% o anche del 50% più complesso rispetto a una semplice mastoplastica additiva.
Per questo, è bene fare delle considerazioni per evitare che si incappi in complicanze o effetti secondari della mastoplastica additiva. Il miglior modo per farlo è prevenire, quindi rivolgersi a esperti della mastoplastica che, grazie alla loro esperienza, sappiano ridurre a 0 i rischi connessi all’intervento.
FAQ
Quanto costa sostituire le protesi al seno?
Come sempre, dipende dalla clinica e dall’esperto a cui ci si rivolge. Tendenzialmente, un intervento di mastoplastica secondaria si aggira tra i 7500 euro e i 9000 euro.
Dopo quanto tempo dal primo intervento si può effettuare una mastoplastica secondaria?
La mastoplastica secondaria non può essere effettuata prima di sei mesi dal primo intervento.
Quanto dura l’intervento?
Solitamente l’operazione non richiede più di 2 ore, salvo casi eccezionali.
La mastoplastica secondaria richiede il ricovero?
Assolutamente si, ogni paziente dovrebbe fermarsi almeno 24 ore in clinica