Prendere il sole in topless: si o no?

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Si può prendere il sole in topless?

Una domanda che con l’arrivo dell’estate mi viene posta sempre più spesso. Partiamo da un presupposto: il seno si può abbronzare, ma con delle precauzioni.

Infatti, non ci sono dei limiti o dei divieti che impongono alle donne di prendere il sole sul seno, ma ci sono delle accortezze che vanno necessariamente rispettate se non si vuole incappare in spiacevoli e dolorose scottature.

In questo articolo vorrei approfondire l’argomento e fare chiarezza anche sulla questione “salute”. Molte persone, infatti, credono che l’abbronzatura sul seno aumenti le probabilità di sviluppare melanomi. In realtà, questa è una falsa credenza che non ha alcun fondamento perché non ci sono delle dimostrazioni scientifiche o dei precedenti dimostrabili.

Si può andare in spiaggia senza reggiseno dopo la mastoplastica?

Dopo una mastoplastica, che sia additiva, riduttiva o di sollevamento, le donne prendono fiducia con il loro corpo e potrebbero sentirsi a loro agio ad abbronzarsi il topless.

In un altro articolo abbiamo già visto che è possibile andare al mare o in piscina dopo un’operazione di rimodellamento del seno. L’importante è esporsi al sole dopo minimo 1 mese dall’intervento avendo cura di proteggere le cicatrici. 

Per togliersi il reggiseno in spiaggia è infatti fondamentale aspettare la completa guarigione del seno: non basta che questo si sia sgonfiato, serve soprattutto che le protesi si siano assestate. È per questo che è necessario indossare per almeno 30 giorni, sia di giorno che di notte, il reggiseno post operatorio. 

Dunque, in spiaggia senza reggiseno di può andare anche dopo una mastoplastica, ma dopo qualche settimana dall’intervento e con la premura di applicare una crema solare SFP 50+ a schermo totale, specialmente sulle cicatrici.

Aggiungerei anche un’altra precisazione: la crema solare va applicata a prescindere, anche se il seno non è stato rifatto. In più, il seno, avendo una carnagione più chiara, risulta molto più sensibile rispetto alle altre aree del corpo. 

Quindi, che l’intervento al seno sia stato imminente o che non si sia mai fatto, è importante proteggere il décolleté dai raggi UV. 

I rischi per la salute

Come dicevo, molte donne sono preoccupate e scelgono di non prendere il sole in topless per paura di incorrere in rischi per la salute.

Tuttavia, non c’è da preoccuparsi. Il rischio di sviluppare tumori al seno o cheratosi attiniche aumenta solo ed esclusivamente se l’esposizione al sole non è protetta.

Dunque, il mio consiglio è quello di evitare le ore più calde e proteggere la pelle con cosmetici appositi. Associare l’esposizione solare in topless al tumore del seno è una credenza totalmente infondata.

Lo stesso discorso vale per “l’invecchiamento del seno” causato da sole. 

Il fotoaging, ossia l’invecchiamento causato dai raggi UV, è un fenomeno molto diffuso causato da un’esposizione non protetta.

Anche in questo caso, quindi, per evitarlo o prevenirlo, è necessario applicare le creme solari. In questo modo si evitano dolorose scottature e anche la comparsa di rughe precoci sul décolleté.

Capezzoli: al mare possono essere esposti ai raggi uv?

Anche i capezzoli, sebbene siano ancora più delicati del seno, possono essere esposti al sole.

I casi in cui personalmente lo sconsiglio sono quelli in cui c’è stato un intervento imminente, se ci sono dei tatuaggi o se si ha appena terminato un percorso di terapia oncologiche.

In quest’ultimo caso perché le terapie causano un assottigliamento dello strato superficiale della pelle, oltre che una diminuzione del collagene e delle fibre elastiche, quindi aumentano notevolmente le probabilità di sviluppare infiammazioni, irritazioni o scottature.

Come curare una scottatura al seno

Per curare una scottatura, generalmente, si interrompe l’esposizione al sole e si applicano delle creme lenitive doposole che hanno il compito di calmare il bruciore e il prurito.

Anche per il seno, dunque, si può applicare una creme lenitiva. Se invece la scottatura è più profonda, allora suggerisco di rivolgersi a un medico, per valutare il grado di ustione e optare per delle pomate a base di cortisone.

L’obiettivo, ovviamente, è prevenire e prendere il sole in modo graduale anche perché eritemi frequenti provocano un precoce invecchiamento della pelle con comparsa e accentuazione di rughe, oltre che ad alcune forme di tumori cutanei.

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