La maggior parte delle donne che ricorrono alla Mastoplastica Additiva desiderano un seno naturale. Oggi è possibile, grazie alle nuove tecniche chirurgiche e alle protesi di nuova generazione.
Se fino a qualche anno fa andavano di moda seni grandi e spesso sproporzionati rispetto la corporatura, oggi le donne preferiscono di gran lunga un bel seno rifatto naturale. E grazie alle nuove metodiche di intervento e all’evoluzione delle protesi, oggi la Mastoplastica Additiva è perfettamente in grado di assicurare questo risultato.
Mastoplastica Additiva per seno naturale
La Mastoplastica Additiva può essere effettuata seguendo varie metodiche.
- Collocazione retroghiandolare – in questo caso il chirurgo provvede a posizionare la protesi dietro la ghiandola mammaria, in pratica sopra il muscolo pettorale. La controindicazione è che i bordi della protesi possono risultare visibili ed è sempre sconsigliata a quelle donne che presentano scarso tessuto mammario. Per contro, questa tecnica consente tempi di recupero più brevi e un minor dolore post-operatorio.
- Collocazione retromuscolare – con questa tecnica di Mastoplastica Additiva la protesi viene posizionata tra i muscoli, e più precisamente tra il grande e il piccolo muscolo pettorale. Lo svantaggio di questa metodica è che le contrazioni muscolari potrebbero deformare le protesi e provocare un’asimmetria delle mammelle. Nonostante ciò, questa è la tecnica consigliata alle donne con poco seno e pelle sottile.
- Tecnica Dual Plane – tra tutte le metodologie di Mastoplastica Additiva, questa assicura un seno rifatto naturale come nessun’altra può fare. Il posizionamento della protesi è particolare: la parte superiore sarà collocata dietro il muscolo pettorale, mentre la parte inferiore sarà retroghiandolare. Indicata per donne molto magre, con muscoli pettorali alquanto sviluppati, la tecnica Dual Plane è l’ideale per quelle pazienti che desiderano un seno naturale, senza dover rinunciare alla taglia desiderata.
Quali protesi usare per ottenere un aumento del seno naturale?
La risposta più sensata a questa domanda è: dipende dal parere del chirurgo plastico. Solo lui conosce a fondo caratteristiche, vantaggi e svantaggi dei vari tipi di protesi e solo lui può valutare la conformazione delle mammelle e scegliere la protesi che produca i risultati più apprezzabili.
In ogni caso, ad oggi sono 2 i tipi di protesi per la Mastoplastica Additiva:
- Protesi rotonde – nonostante il loro nome, queste protesi sono semisferiche e non essendo preventivamente preformate, risentono della compressione dei tessuti. Ne esistono di diverse proiezioni, con volumi diversificati, a seconda delle esigenze.
- Protesi seno a goccia – sono le cosiddette protesi anatomiche e offrono il punto di massima proiezione in basso, ragione per la quale garantiscono un effetto estremamente naturale. Essendo già preformate, non risentono della forza di gravità e mantengono più a lungo la loro forma originaria.