Il chirurgo plastico estetico ha a sua disposizione nuovi ed efficaci medical device per la biorivitalizzazione del viso come i fili di trazione, utili a ringiovanire l’espressione del volto in modo non invasivo e con risultati immediati.
Una felice alternativa
Le persone spesso sono diffidenti nei confronti dei trattamenti estetici anti-età come il lifting chirurgico, a causa dei disagi e per il timore degli effetti collaterali. La medicina estetica però ha fatto enormi passi in avanti, mettendo a disposizione dello specialista metodiche all’avanguardia come i fili biorivitalizzanti o in polilattico per combattere la ptosi, vale a dire la caduta dei tessuti, indicati quando è necessario dare tono e tensione al profilo del volto. L’intervento con i fili di trazione è una metodica molto meno invasiva della chirurgia, si effettua in ambiente ambulatoriale, in tempi brevi e con un’immediata ripresa delle attività, senza anestesia generale e cicatrici. In presenza di una lieve o moderata ptosi, si ottengono risultati da buoni a ottimi in tempo reale, ritrovando la tensione tissutale, un effetto di ringiovanimento molto naturale e un’armonica fisionomia del volto.
Decide lo specialista
Il risultato è il migliore possibile se ci si affida ad un chirurgo plastico estetico esperto che sa intervenire con delicatezza e abilità, in primo luogo scegliendo il trattamento adeguato alle necessità e all’età del paziente; in seguito posizionando e tendendo i fili con perizia.
Vi sono molte possibilità di intervento sul viso, oltre ai fili biorivitalizzanti e tensori:
- i fillers biocompatibili;
- il laser con radiofrequenza;
- la tossina botulinica.
Il chirurgo plastico estetico sceglierà la metodica e il materiale ideale in base al tipo di pelle, alla zona del viso o del corpo, all’età e a molte altre variabili.
È anche possibile che ci venga suggerito di combinare diversi trattamenti, per raggiungere il risultato desiderato. Ad esempio, la laserterapia è la metodica migliore per un effetto di ringiovanimento e rinnovamento generale dell’epidermide, ma le rughe più evidenti devono essere riempite coi fillers, mentre i fili biorivitalizzanti sono la migliore soluzione per sollevare in maniera naturale zigomi e guance. Ognuno necessita di un esame e un intervento personalizzato, perciò affidatevi al medico con serenità e fiducia.
Lifting dinamico
Esistono due tipi principali di fili per il lifting non chirurgico del viso:
- i fili in PDO (polidiossanone), indicati per donne di 30-40 anni;
- i fili in PLLA (acido polilattico), indicati per le donne sopra i 45 anni.
In entrambi i casi si tratta di posizionare nel derma dei minuscoli aghi, veicolanti fili che hanno un effetto biorivitalizzante: idratano la pelle in profondità, contrastano l’effetto di degradazione del collagene, ripristinano il naturale turn over della pelle. Gli aghi sono sottilissimi, molto più di quelli utilizzati per i filler, per cui la procedura è rapida (circa mezz’ora) e indolore. I fili in PDO sono il primo passo: conosciuti da tempo in medicina, in quanto sono già utilizzati in chirurgia generale per suturare organi interni, non causano reazioni infiammatorie, sono biostimolanti e facilmente riassorbili dall’organismo.
Denominato lifting dinamico, questo intervento produce un ricompattamento della cute e una ridefinizione della pelle nelle zone trattate (zigomi, guance, collo, mandibola). L’effetto dura alcuni mesi, ma essendo fili riassorbibili è possibile ripetere la terapia più volte nell’arco di un anno.
Legàmi straordinari
In presenza di una moderata lassità dei tessuti, il chirurgo estetico proporrà i fili in PLLA, l’acido polilattico. Questa sostanza stimola la produzione del collagene di tipo I, provocando l’aumento di volume del derma, senza reazioni infiammatorie, perciò produce un ringiovanimento generalizzato, una pelle più tonica e luminosa. Con i fili autoancoranti in PLLA si ottiene soprattutto un efficace sollevamento dei tessuti attraverso mini-trazioni verticali; l’effetto tensivo, che dura circa un anno, è evidente, immediato e molto naturale. Anche in questo caso è fondamentale l’esperienza del chirurgo plastico estetico che deciderà in base alle variabili in gioco dove e quanti fili posizionare, in media una decina.
I fili riassorbibili, dunque, non sostituiscono altre terapie ma sono complementari e indicati per tonificare il viso e biostimolare il derma. Si creano dei legàmi straordinari che tendono la pelle, rivitalizzando i tessuti e stimolando la produzione di neocollagene: un lifting senza bisturi per le donne, e gli uomini, che vogliono riconquistare una naturale e armonica giovinezza del volto.