“Vorrei una terza di seno”

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“Dottore, vorrei una terza di seno”

Ecco qual è il desiderio di molte pazienti quando si presentano in clinica per una visita pre operatoria.

Molte donne arrivano da me con delle idee già ben chiare rispetto alla taglia di reggiseno che vorrebbero ottenere. Purtroppo, però, nella maggior parte dei casi, dopo aver preso le misure del seno e del torace, quella terza taglia di reggiseno non è la misura giusta per loro.

Questo perché la misura del “nuovo seno” non va a taglie. In questo articolo, per l’appunto, voglio approfondire l’argomento, spiegando quali siano i criteri per una taglia perfetta e, di conseguenza, quali protesi scegliere. 

Questione di taglie o di proporzioni?

Ripeto sempre che non esistono due interventi identici tra di loro perché ogni persona è differente e, per questo, merita un intervento personalizzato.

Dunque, considerato che ogni corpo ha armonie e proporzioni differenti, non si può scegliere la protesi ragionando solo per taglie e misure del reggiseno.

Per scegliere la protesi giusta bisogna prendere le misure del seno e tenere in considerazioni tutte le caratteristiche della paziente, tra cui:

  • Peso e altezza
  • Stile di vita
  • Grandezza e forma del torace
  • Dimensione delle ghiandole mammarie
  • Quantità di tessuto adiposo presente

Si evince, quindi, che una coppa o una misura standard non può assolutamente tener conto di tutti questi fattori. D’altronde, è il ruolo del chirurgo estetico fare una visita di consulto precisa e accurata, durante la quale prendere con attenzione le misure del seno e del corpo per garantire un risultato perfettamente naturale ma comunque voluminoso.

Come scegliere la protesi della misura giusta

La protesi perfetta si sceglie tenendo conto di tutti i calcoli eseguiti durante la visita e, chiaramente, in base ai desideri della paziente.

Esistono tantissimi tipi di protesi, proprio per accontentare le richieste di tutte le donne: a goccia per una forma del seno più naturale, rotonda per dare volume anche nel polo superiore della mammella e via dicendo.

In più, aggiungo un altro elemento: tecnicamente la circonferenza del seno viene calcolata in centimetri cubici – cc – per cui parlare di taglie non è propriamente corretto. 

Dunque, se una donna, ad esempio, vuole una terza di seno, non significa che la misura che otterrà sia equivalente a quella di coppa 3B o 3C che si trova in commercio.

In chirurgia estetica, infatti, c’è un altro schema individuare le misure di un seno:

  • 150 cc: coppa A
  • 300 cc: coppa B
  • 450 cc: coppa C
  • 600 cc: coppa D

Tuttavia, io preferisco sempre basarmi sulle misure del corpo della paziente per eseguire una mastoplastica additiva. Credo infatti che questo schema sia tanto utile quanto pericoloso per delle mani inesperte.

Non sempre, come stavamo dicendo, il desiderio della paziente coincide con la naturalezza del risultato. Per questo, sottolineo sempre l’importanza di affidarsi a chirurghi estetici esperti: solo con l’esperienza si possono ottenere risultati naturali e otticamente perfetti.

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