Peso delle protesi del seno

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Quando si parla di peso delle protesi vedo che c’è molta confusione: c’è chi parla di dimensione, chi di volume e chi si confonde tra le diverse unità di misura. Questo disorientamento è assolutamente normale ed è dovuto al fatto che in passato la dimensione delle protesi veniva calcolata con due unità di misura differenti. Infatti per tanti anni le protesi anatomiche sono state misurate in g (grammi), mentre quelle rotonde in cc (centimetri cubi). 

In questo articolo vorrei quindi spiegarvi in che modo si misurano oggi le protesi facendo un po’ di chiarezza.

Differenza tra grammi e centimetri cubici

Vorrei partire da qualche informazione preliminare. 

Quando si vuole sapere il peso di una protesi, bisogna moltiplicare il volume per il peso specifico del materiale utilizzato. Non solo, bisogna anche tener conto della composizione della protesi e della coesività del silicone. Pertanto, affermare che una protesi da 400cc pesa 400g sarebbe corretto solo se la protesi fosse composta interamente d’acqua. Se si vuole conoscere quale sia esattamente il peso delle protesi scelte si può chiedere al chirurgo oppure applicare la formula di conversione (disponibile anche cercando nel web).

Fatte queste premesse però si può star certi che il peso di una protesi non cambia in modo significativo a seconda della marca scelta. Inoltre, da una decina di anni, le case produttrici di protesi stanno lavorando a composizioni miste di acqua e silicone per renderle più leggere. Si tratta appunto di protesi ultraleggere, chiamate B-lite , che pesano il 30% in meno di quelle classiche. È chiaro che se si parla di protesi di dimensioni normali la differenza tra le due è davvero piccola.

Protesi del seno e misure

Arrivati a questo punto, possiamo dire che le protesi vengono misurate in base al loro volume, usando come unità di misura il centimetro cubo. 

Vorrei però ancora fare una piccola riflessione: moltissime donne sono davvero preoccupate per il peso delle protesi. Temono infatti che il peso possa essere eccessivo e che possa creare problemi alla schiena o alla cervicale. Tuttavia incorrere in questa problematica è molto difficile, soprattutto quando il chirurgo che opera tiene conto delle armonie e delle proporzioni del corpo. Ecco perché il mio obiettivo è sempre quello di valutare insieme alla paziente la soluzione più adatta alla sua situazione di partenza.

Come gestire il peso delle protesi?

Dopo una mastoplastica, in più, viene consigliato l’utilizzo di un reggiseno post operatorio, da indossare giorno e notte per almeno 1 mese.

Indossarlo di giorno aiuta la pelle a contrastare la forza di gravità, di notte, invece, evita che la stessa gravità trazioni il seno lateralmente.

In merito, comunque, ho pubblicato anche un articolo sul mio blog, che puoi leggere a questo link (link reggiseno post operatorio).

Va premesso che per gestire al meglio il peso del nuovo seno è importante scegliere le protesi più adatte al fisico di partenza.  Ecco perché ne esistono di diversi tipi, forme  e dimensioni: ogni corpo richiede delle protesi differenti.

Infatti, per poter garantire risultati naturali e armoniosi è fondamentale una visita di consulto precisa e accurata, durante la quale prendo con attenzione le misure del seno di partenza.

Non a caso, credo che la fase di consulto sia la più importante di tutto il percorso. È proprio in questo momento che si decide più del 90% dell’intervento. Una mastoplastica additiva non è solo un intervento, è un percorso che richiede meticolosità, precisione e cura dei dettagli.  

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